Questo mese Left ha dedicato il suo numero a Giorgio Parisi, il fisico italiano professore dell’Università La Sapienza fino al 2018, recentemente insignito del Premio Nobel.
“L’impegno in difesa della scienza, la battaglia per i fondi pubblici alla ricerca e contro il precariato dei giovani ricercatori, la pretesa che lo Stato e le istituzioni siano laiche, la genialità della teoria e le sue applicazioni”.
Così scrive Left per annunciare questo straordinario numero nel quale insieme Giorgio Parisi viene ripercorsa l’appassionante carriera, dal punto di vista umano e professionale, che lo ha portato ad ottenere il prestigioso premio dell’Accademia reale svedese delle scienze.
All’interno, interventi e contributi anche dei fisici Enzo Marinari, Francesco Sylos Labini e Ilaria Maccari.
L’articolo di Francesco Sylos Labini ripercorre la storia recente della fisica italiano, tessendo un collegamento che parte da Fermi e dallo storico gruppo dei ragazzi di Via Panisperna fino ad arrivare a Giorgio Parisi.
All’interno della palazzina di Via Panisperna oggi è presente anche un Museo Storico della Fisica che offre un percorso scientifico tra la fisica del Novecento, le scoperte del gruppo di Fermi e la fisica della complessità, ultima tappa dell’itinerario.
Quest’ambito di ricerca rappresenta uno dei filoni scientifici maggiormente portati avanti dal CREF, forte, ora, anche del Nobel che Giorgio Parisi ha ottenuto proprio per i suoi studi sui sistemi complessi.