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L’eredità di Enrico Fermi

UN MUSEO DELLA SCIENZA DEDICATO A ENRICO FERMI

Alla fine del 2019 il Museo Storico della Fisica e Centro Studi e Ricerche “Enrico Fermi” è finalmente entrato in possesso dello storico complesso monumentale di via Panisperna, totalmente restaurato, come sede definitiva per le proprie attività. Il complesso, inaugurato nel 1881, venne interamente progettato dal fisico goriziano Pietro Blaserna (1836-1918), che ne sovraintendette altresì la totale realizzazione, per ospitare il Regio Istituto di Fisica.

Chiamato a Roma nel 1872 sulla cattedra di Fisica sperimentale e alla direzione del futuro Istituto di Fisica, all’interno di un più ampio progetto per ‘Roma capitale’ propugnato da Quintino Sella, da allora Blaserna si dedicò alla realizzazione di un Istituto basato da un lato, sulla centralità del laboratorio e della sperimentazione; dall’altro, aperto e attento ai programmi e ai progressi della scienza internazionale. Grazie a queste sue peculiarità, l’Istituto divenne un vero e proprio ‘ambiente creativo’ e rappresentò per decenni un punto di riferimento ineludibile per la ricerca fisica italiana più avanzata.

A partire dal 1918, anno della morte di Blaserna, fu Orso Mario Corbino a dirigere l’Istituto: anche lui grande organizzatore della politica della ricerca, nel 1926 riuscì ad ottenere la l’istituzione della prima cattedra di Fisica teorica in Italia, sulla quale chiamò il giovane Enrico Fermi.

Fu proprio in questo luogo che Fermi organizzò e preparò le condizioni che portarono alla nascita di quel gruppo di giovani studiosi che negli anni ’30 diventarono famosi come i “ragazzi di via Panisperna”. Qui, sotto la sua guida scientifica, all’interno di una stagione eccezionale per la scienza italiana, iniziarono i primi esperimenti sul fenomeno della radioattività indotta da neutroni, ricerche fondamentali per la comprensione della struttura del nucleo atomico, il cui successo fu coronato con l’assegnazione a Fermi del Premio Nobel per la Fisica nel 1938.

 

In virtù della sua ‘duplice anima’ di centro di ricerca e di museo, il Museo Storico della Fisica e Centro Studi e Ricerche “Enrico Fermi” si dedica intensamente alla diffusione e promozione della cultura scientifica, con un’attenzione e un impegno che lo rendono una realtà unica in Italia.

La sua missione è dunque anche quella di preservare e diffondere in Italia e nel mondo il ricordo della vita e delle opere di Enrico Fermi e favorirne un’ampia diffusione e comunicazione. Ciò è reso possibile grazie all’allestimento del museo storico della fisica ‘L’eredità scientifica di Enrico Fermi’.
A partire dal 2013 fu istituito un gruppo di lavoro, composto da fisici e storici della fisica, con il compito di definire i contenuti scientifici del futuro Museo con sede nel complesso monumentale di via Panisperna.

E’ stato allestito un percorso che, attraverso una decina di “tappe” significative, ripercorre la vita e le scoperte scientifiche di Fermi, da Roma all’America: il visitatore può immergersi in questa ‘avventura’ coinvolgente e appassionante combinando in maniera innovativa oggetti e pannelli tradizionali con moderne tecnologie multimediali, dalle visualizzazioni grafiche ai pannelli interattivi, dagli schermi tattili a quelli olografici. L’utente viene coinvolto e appassionato indipendentemente dalle sue specifiche conoscenze scientifiche.

Per valutare la bontà delle soluzioni scelte, nel 2015 venne allestita una mostra temporanea dal titolo “Enrico Fermi – Un equilibrio creativo tra teorie ed esperimenti”, inaugurata nell’ambito del Festival della Scienza di Genova; con piccole modifiche e il titolo “Enrico Fermi – Una duplice genialità tra teorie ed esperimenti”, la mostra è stata poi aperta dal 10 febbraio al 22 maggio 2016 a Bologna, presso l’ex-chiesa di San Mattia con il supporto del Polo Museale della città emiliana. Entrambe le mostre hanno ottenuto grande successo di pubblico, con circa 15.000 visitatori ognuna, inclusi i ragazzi di molte scuole, dalle elementari alle superiori.

Oggi, nella sua sede definitiva all’interno del complesso storico di via Panisperna, la mostra è diventata un museo storico della fisica permanente, ospitato al pian terreno dell’edificio, ove la grandezza di Fermi, la sua straordinaria figura di maestro e di gigante della fisica del XX secolo, le sue formidabili conquiste scientifiche, frutto di un’eccezionale mente creativa ’in equilibrio’ tra teorie ed esperimenti, vengono efficacemente illustrate all’interno del percorso intitolato: L’eredità scientifica di Enrico Fermi.

Un percorso che nella nuova sede viene arricchito dal suo stesso domicilio: ne fanno infatti parte integrante il meraviglioso cortile interno, al cui centro sorge la famosa fontana detta ‘dei pesci rossi’ (sito storico della European Physical Society dal 2012); la scalinata d’ingresso, immortalata nel 1931 in occasione del primo congresso di Fisica nucleare cui parteciparono i più celebri fisici teorici del tempo; sino agli ampi corridoi con soffitti a volta del primo piano, lungo i quali correvano Fermi e i suoi collaboratori, allorquando stavano portando avanti i celebri esperimenti sulla radioattività indotta da neutroni.

Il Museo ospita altresì strumenti originali del Regio Istituto di Fisica di cui alcuni direttamente utilizzati da Fermi e dai suoi collaboratori; documenti inediti e di prima mano; cimeli storici (il frac indossato a Stoccolma nel 1938 in occasione della cerimonia di conferimento del Nobel); opere d’arte tra cui due busti dello scultore Ducrot che ritraggono Enrico Fermi ed Ettore Majorana.

Il Museo è stato presentato al pubblico il 28 ottobre 2019 ed è ora aperto, su appuntamento, due giorni a settimana. Nel periodo di apertura, il Museo è stato visitato da un pubblico numeroso, con una grande affluenza di studenti delle scuole superiori di II grado.